a cura di Maria Antonietta Ferraro – Redattrice
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Il quadro economico ed occupazionale in Italia, soprattutto in riferimento ai giovani NEET e al momento storico segnato dalla pandemia, rappresenta uno dei tre assi su cui si basa il Recovery Plan nazionale. Secondo il rapporto annuale Istat 2021, nonostante un moderato recupero occupazionale nei mesi recenti, a Maggio 2021 sono stati registrati 735.000 occupati in meno rispetto al periodo che precedeva l’emergenza sanitaria da Covid-19. Nello specifico la crisi ha avuto un impatto eterogeneo sul mercato del lavoro, colpendo in un primo momento i dipendenti a termine e i lavoratori indipendenti, per poi estendersi anche ai lavoratori a tempo indeterminato. Le statistiche indicano 2 milioni e 100mila giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono più inseriti in un percorso scolastico o formativo e neppure impegnati in un’attività lavorativa, i cosiddetti “NEET”, pari al 23,3% dei giovani di questa fascia di età in Italia (in aumento rispetto al 22,1% del 2019). In tale quadro si inseriscono una serie di opportunità, tra cui Yes I start up, indirizzate alle fasce di popolazione che sono state maggiormente colpite dalla crisi pandemica e del lavoro, quindi donne, giovani e residenti del Sud Italia non dotati di garanzie reali.
In riferimento ai giovani disoccupati dotati di un’idea imprenditoriale, un’ interessante misura di sostegno è rappresentata dal progetto Yes I start up. Tale iniziativa si inserisce nell’ambito di Garanzia Giovani ed è finanziata dall’Ente Nazionale per il Microcredito a seguito di un accordo istituzionale con l’ANPAL ( Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro). L’obiettivo del progetto è quello di coinvolgere e formare giovani NEET, tra i 18 e i 29 anni, al fine di aiutarli a concretizzare la propria idea di impresa attraverso la realizzazione di un Business Plan necessario all’ottenimento di un microcredito fino ad un massimo di 50.000 euro, attraverso l’accesso al fondo Selfiemployment di Invitalia.
Yes I start up rappresenta un’opportunità di crescita sociale ed economica, che non è passata inosservata ai soggetti ed enti territoriali. Infatti, molte istituzioni del Sud hanno interpretato questa misura come un’opportunità da rivolgere alle propri popolazioni al fine di incentivarle a fare impresa e di contrastare il fenomeno dello spopolamento. Tra questi Enti, in provincia di Avellino, il Comune di Mercogliano, paese rurale con vocazione turistico-religiosa ed enogastronomica, attraverso la collaborazione con l’associazione scientifica Business System Laboratory, ha deciso di supportare i propri cittadini e dei paesi limitrofi nel processo di emersione e materializzazione delle idee imprenditoriali, stimolandone, per mezzo di accordi con istituti bancari e stakeholder istituzionali e privati, la creazione di un network teso allo scambio di idee, abilità ed esperienze. L’azione, inquadrabile nel perimetro delle politiche attive, riguarda l’avvio di un corso di formazione gratuito della durata di 80 ore destinato ad aspiranti imprenditori giovani, disoccupati di lunga durata e donne inattive. Il corso prevede l’assistenza nella creazione e stesura del Business Plan e della necessaria documentazione ed una fase di accompagnamento alla presentazione della domanda di finanziamento sul portale Invitalia per accedere al finanziamento. Il corso si svolgerà a favore di aule, ripetibili, con un numero esiguo di partecipanti al fine di assicurare l’efficacia del percorso formativo e di coaching. Il percorso prenderà il via nel mese di Settembre 2021 presso il Centro Sociale “P. Campanello” (Mercogliano).
Per ulteriori informazioni si invita a consultare l’avviso ufficiale al seguente link:
http://www.comunemercogliano.it/c064049/po/mostra_news.php?id=641&area=H