a cura della redazione –

La Commissione Europea ha approvato il programma PON Metro plus città Medie Sud 2021-2027.

Il nuovo programma Pon Metro Plus, attivo dal 16 Dicembre 2022,  si sviluppa in relazione ed in continuità al Pon Metro 2014-2020, individuando come Organismi Intermedi i 14 Comuni capoluogo delle Città Metropolitane.

PON Metro e Pon Metro Plus

Il PON (Programma Operativo Nazionale)  “Città Metropolitane 2014 – 2020”  è stato adottato dalla Commissione europea  con Decisione C (2015) 4998 del 14 luglio, con una dotazione finanziaria pari a oltre 858,9 milioni di euro, di cui 650,2 a valere sul Fondo di Sviluppo Regionale (FESR) e relativa quota di cofinanziamento nazionale e 208,7 sul Fondo Sociale Europeo (FSE) e relativa quota di cofinanziamento nazionale.

Il Programma, vede come autorità di gestione l’Agenzia per la Coesione Territoriale. Esso supporta le priorità dell’Agenda urbana nazionale, ponendosi in linea con gli obiettivi e le strategie proposte per l’Agenda urbana europea, che individua i territoti – chiave per raggiungere gli obiettivi di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, posti dalla Strategia Europa 2020.

Le città capoluogo sono individuate quali Autorità urbane (AU), e assumono il ruolo di Organismo Intermedio (OI) sulla base di un apposito atto di delega da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. 

Pon Metro Plus, in continuità con PON Metro, pone il focus su tali Organismi intermedi, individuando nuovi ed innovativi ambiti di intervento, in ambito di sviluppo sociale ed economico urbano:

  • azioni integrate di rigenerazione urbana;
  • azioni “green”, a tutela della salvaguardia ambientale;
  • azioni di innovazione sociale;
  • incrementare l’accesso all’occupazione;
  • interventi di natura ambientale e di economia circolare;
  • promozione e sviluppo sociale anche attraverso la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza.

Un ruolo centrale all’interno del Progetto Pon Metro Plus è ricoperto dalle città Medie del Sud, che sono coinvolte nel ruolo di “Beneficiari” per progetti di innovazione sociale, finalizzati alla rigenerazione di aree fragili, caratterizzate da disagio socio-economico e abitativo.

In questo contesto, il Piano prevede l’attuazione di interventi finalizzati a promuovere l’inclusione, l’innovazione sociale e il miglioramento della qualità della vita in contesti degradati di alcune città medie del Sud, specificatamente individuate, muovendo dall’esperienza condatta nel periodo di programmazione 2014-2020 nelle città metropolitane italiane, mediante un’azione combinata dei fondi strutturali FESR e FSE+.

In merito agli investimenti previsti, il nuovo Programma dedica Priorità 5 (Servizi per l’inclusione e l’innovazione sociale (FSE+)) e Priorità 6 (Infrastrutture per l’inclusione sociale (FESR)) agli interventi da attivare nelle città medie del Sud, individuate mediante una metodologia nazionale fondata sui criteri demografici e di disagio socio – economico.

In totale, per le due priorità esposte, è previsto un volume complessivo di investimenti pari a € 326.968.000. Tali risorse saranno assegnate sulla base di indicatori demografici e di disagio, nonchè dei progetti che verranno elaborati.

Il volume di investimento orientativo sarà differenziato sia in base al dato della popolazione (minore o superiore ai 50.000 abitanti) sia in base alla qualità dei progetti presentati e della capacità amministrativa dell’Ente.

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