a cura della redazione –

E’ in fase di attivazione il bando per il sostegno alla produzione agricola a ridotto impatto ambientale e per la promozione di filiere bio e distretti biologici.

I finanziamenti relativi al sostegno all’agricoltura biologica, a basso impatto ambientale rientrano nelle risorse del Fondo per l’agricoltura biologica, istituito dalla legge di bilancio 2020. 

Obiettivo del programma di finanziamento è promuovere la transizione ecologica del comparto agroalimentare. Attraverso il sostegno alla riconversione alla produzione con metodo biologico, incentivi alla collaborazione e all’integrazione fra i soggetti della filiera e azioni volte a stimolare le relazioni di mercato e l’impatto della valorizzazione dei prodotti bio sull’economia dei territori interessati.

L’ammontare complessivo del finanziamento è di 4 milioni di euro per il 2020 e 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2021, e poi rifinanziato con 15 milioni di euro, dal decreto Sostegni bis n. 73-2021. Le risorse sono così suddivise:

  • il 40% per gli interventi proposti da filiere biologiche giuridicamente costituite o costituende;
  • il 30% per gli interventi proposti da associazioni biologiche;
  • il 30% gli interventi proposti da distretti biologici/biodistretti.

I progetti nazionali e locali

I progetti potranno essere finanziati a livello nazionale o locale. Nel caso di progetto nazionale, dovranno essere parte del progetto almeno cinque regioni e/o provincie italiane, assicurando un impatto positivo a livello nazionale. Per presentare un progetto a carattere locale, devono essere realizzati in ambito regionale ed interregionale ed avere ricadute nel perimetro dell’area prescelta dall’intervento.

In relazione ai progetti nazionali, le domande possono essere presentate dalle associazioni biologiche oppure dalle filiere biologiche giuridicamente costituite o in fase di costituzione, in raggruppamenti di imprese con le seguenti caratteristiche:

  • costituita da operatori biologici coinvolti nella produzione primaria, con la partecipazione di almeno un operatore coinvolto nella preparazione e nella distribuzione di prodotti agricoli ed agroalimentari biologici;
  • gli operatori biologici coinvolti dovranno essere in numero maggioritario, con sede operativa in almeno cinque regioni e/o province autonome;
  • i soggetti coinvolti devono avere interessi comuni nella commercializzazione di uno o più prodotti della filiera biologica.

A livello locale, i progetti potranno essere presentati da distretti biologici/biodistretti, riconosciuti dalle regioni e dalle province autonome di competenza alla data di apertura dei bandi.

L’ammontare delle agevolazioni sarà stabilito nei singoli provvedimenti di emanazione dei bandi.  In ogni caso, l’intensità di aiuto non potrà superare il 100% dei costi ammissibili, mentre per i servizi di consulenza il massimale fissato è di 1.500 euro per ogni consulenza.

Il finanziamento per agricoltura biologica è cumulativo con altri aiuti statali.