a cura della redazione –
Credito d’imposta destinato alle imprese agricole e agroalimentari.
Il beneficio è rivolto alle reti di imprese agricole e agroalimentari, costituite in forma di cooperative, consorzi o aderenti ai disciplinari delle strade del vino, che vogliono realizzare investimenti per la nascita o lo sviluppo di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico.
Le spese ammissibili
Le spese finanziate sono relative alla realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico, in merito al miglioramento delle potenzialità di vendita a distanza a clienti finali residenti fuori del territorio italiano. Tra le spese possibili rientrano anche quelle per attività e progetti legati all’incremento delle esportazioni, sostenute nell’ambito delle dotazioni tecnologiche come software, sviluppo di database e sistemi di sicurezza.
L’agevolazione
Il credito d’imposta è pari al 40% e ha un limite di 50mila euro per le piccole e medie imprese operanti nella produzione primaria di prodotti agricoli e per le per le piccole e medie imprese agroalimentari. Per le grandi imprese che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli è previsto un tetto pari a 25mila euro.
Il credito può essere fruito per ciascuno dei periodi d’imposta che vanno dal 2021 al 2023 e non può essere superiore a 50.000 euro.
Come richiedere il bonus fiscale
Il procedimento per la richiesta del credito è fissato dal provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 20 Maggio 2022 ( insieme al modello da compilare e relative istruzioni). Bisogna inviare la relativa comunicazione, per il 2022, la finestra temporale per la trasmissione va dal 20 settembre al 20 ottobre. Nel 2023, andrà inviata dal 15 febbraio al 15 marzo.
Entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione dell’istanza, un provvedimento delle Entrate renderà nota la percentuale di credito d’imposta spettante a ciascun soggetto richiedente, sulla base delle richieste ricevute e tenuto conto del limite di spesa di 5 milioni stabilito dalla legge.