a cura della redazione –
Con il suo ultimo provvedimento, il Mise rende operativo il finanziamento a fondo perduto destinato alle imprese nel settore conciario. L’obiettivo è quello di sostenere il made in Italy e garantire la ripartenza sul mercato nazionale ed europeo della filiera, fortemente colpita dalle conseguenze economiche date dal Covid – 19.
Il finanziamento si rivolge alle imprese ubicate sul territorio nazionale (singole o integrate) e può essere ottenuto attraverso la presentazione di un progetto di investimento incentrato sui temi dell’innovazione produttiva e digitale. Il contributo ammonta complessivamente a 10 milioni di euro, mentre le spese ammissibili possono oscillare da un minimo di 50 mila euro, fino ad un massimo di 200 mila euro. Inoltre, i progetti di spesa dovranno essere caratterizzati da attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, nonché garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti. La soglia massima delle spese ammissibili si innalza invece a 500 mila euro per progetti integrati di distretto che presentino determinate caratteristiche. Il prossimo intervento ministeriale chiarirà i tempi e le modalità di presentazione della domanda di finanziamento, gestita da Invitalia.
Ulteriore misura varata dal Mise, riguarda il sostegno e il finanziamento a uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi pandemica: tutte le imprese appartenenti al settore wedding, intrattenimento e Ho.Re.Ca (hotellerie-restaurant-catering) potranno presentare la domanda di investimento, relativa alla richiesta di un finanziamento a fondo perduto. Il contributo arriva fino a 60 milioni di euro, così ripartiti:
- 40 milioni per il settore wedding;
- 10 milioni per il settore dell’intrattenimento e dell’organizzazione di feste ed eventi;
- 10 milioni al settore Ho.Re.Ca.
Potranno presentare domanda tutte le imprese del settore che abbiano registrato, nel 2020, una diminuzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto all’anno 2019. La richiesta di finanziamento avverrà presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate. Le modalità e i tempi saranno descritti dal prossimo provvedimento del Mise.