a cura della redazione –

E’ in fase di attivazione il finanziamento a tasso agevolato per l’insediamento di giovani in agricoltura.

Obiettivo del contributo è favorire lo sviluppo e il consolidamento di attività imprenditoriali agricole o l’avvio di una nuova impresa agricola.

I soggetti beneficiari

Il bando è rivolto ai seguenti soggetti:

  • Giovani imprenditori agricoli (età non superiore a 41 anni non compiuti) che intendono ampliare la superficie della propria azienda mediante l’acquisto di un terreno, confinante o funzionalmente utile con la superficie già facente parte dell’azienda agricola condotta in proprietà, affitto o comodato, da almeno due anni alla data di presentazione della domanda. O consolidare la superficie della propria azienda mediante l’acquisto di un terreno già condotto dal richiedente, con una forma contrattuale quale il comodato o l’affitto, da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;
  • Giovani startupper con esperienza (età non superiore a 41 anni non compiuti) che intendono avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura;
  • Giovani startupper con titolo (età non superiore a 35 anni non compiuti) che intendono avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura.

Gli interventi ammissibili sono relativi all’acquisto di terreni agricoli.

Composizione del finanziamento

Per l’anno 2022 il contributo si compone come segue:

  •  25 milioni di euro destinati a Giovani imprenditori agricoli e Giovani startupper con esperienza per operazioni fondiarie localizzate nel Centro-nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria);
  • 25 milioni di euro destinati a Giovani imprenditori agricoli e Giovani startupper con esperienza per operazioni fondiarie localizzate nel Sud-isole (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);
  • 10 milioni di euro destinati ai Giovani startupper con titolo.

Il finanziamento ammonta complessivamente a:

  • 1.500.000 euro, in caso di giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza;
  • 500.000 euro, in caso di giovani startupper con titolo.

La durata del finanziamento è pari a 30 anni, di cui al massimo 2 di preammortamento.

Come funziona il finanziamento a tasso agevolato

Il contributo può essere a tasso fisso o variabile, ancorato ai valori di mercato e dipendente dal rischio rilevato. Il 50% degli oneri notarili e 500 euro rimborso spese istruttoria.

Il tasso applicato al finanziamento è definito sulla base della Comunicazione della Commissione relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione.

Il soggetto richiedente può scegliere tra:

  • Tasso fisso, la cui componente di costo del denaro sarà individuata sulla base dell’IRS di periodo rilevato prima della stipula del contratto di mutuo;
  •  Tasso variabile, la cui componente di costo del denaro sarà individuata sulla base dell’Euribor a sei mesi, prima della stipula del contratto di mutuo.

In aggiunta al valore così individuato, ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) considera:

  • una percentuale pari a 0,05% a titolo di remunerazione delle spese amministrative per la gestione della domanda
  •  uno spread legato al rischio rilevato in capo al richiedente.

A garanzia dell’operazione ISMEA mantiene la proprietà del terreno mediante l’iscrizione di Patto di riservato dominio. Per i Giovani startupper, è possibile accedere al premio di primo insediamento.

L’agevolazione, che ammonta complessivamente a 70 mila euro, può essere erogata:

  • per un massimo del 60% (fino a 42 mila euro) all’atto della concessione dell’aiuto;
  • per il restante 40% (fino a 28 mila euro), dopo l’accertamento, da parte di ISMEA dell’avvenuta realizzazione del piano aziendale.

Il piano aziendale deve essere realizzato dal beneficiario entro cinque anni dalla concessione dell’aiuto.

L’erogazione dell’agevolazione si articola come segue:

  • Per i primi cinque anni di ammortamento (compreso eventuale preammortamento), il 60% dell’agevolazione è riconosciuto a parziale (fino al 70% dell’importo della rata) abbattimento dell’importo della rata di mutuo.
  • Dal quinto anno di ammortamento, compreso il preammortamento, il restante 40% dell’agevolazione, aumentato dell’eventuale residuo della prima quota, di cui al precedente punto a., è riconosciuto a parziale abbattimento (fino al 70% del valore della rata) ad abbattimento dell’importo della rata di mutuo.